Non è insolito, nel nostro paese, trovare esempi di borghi splendidi, ricchi di tesori artistici e
circondati da paesaggi naturali di rara bellezza. Ogni regione ha alcune gemme incastonate,
senza che possano esistere rivalità assurde tra Nord, Centro e Sud. Molte di quelle piccole città,
contengono tesori inestimabili. Per chi visita la Toscana, Pienza offre una particolarità: fu
progettata, nella sua zona centrale, per rappresentare una sorta di saggio architettonico,
ispirato ai canoni di Leon Battista Alberti e realizzato da Bernardo Rossellino. Il committente fu il
più illustre cittadino di Pienza, Enea Silvio Piccolomini. Eletto papa con il nome di Pio II, si
impegnò per trasformare il borgo in una sorta di plastica rappresentazione degli ideali
rinascimentali.
Tra gli edifici più importanti, della splendida piazza, la Cattedrale, che per volere del Piccolomini
(che aveva vissuto molto in Germania) fu originariamente concepita con una struttura “A sala”,
ossia con le tre navate di identiche dimensioni, frequenti nelle chiese nordiche. Fu in seguito
rimaneggiata, ma quell’equilibrio desiderato ancora è evidente. All’interno opere notevoli di
Matteo di Giovanni, Giovanni di Paolo, la pala d’altare dedicata all’Assunta (da cui prende il
nome la chiesa) capolavoro di Lorenzo di Pietro (il Vecchietta). Nella cripta, la fonte battesimale,
opera del Rossellino e resti dell’antica pieve con pregevoli sculture d’epoca. Il Palazzo
Piccolomini, ispirato nello stile al fiorentino Palazzo Rucellai è imponente e geniale nel suo
rigore prospettico. Da un cortile interno si accede a un’affascinante loggia a tre ordini, davanti
alla quale si stende un bellissimo giardino pensile. All’interno del palazzo, nonostante gli
interventi postumi non sempre edificanti, mantiene il suo aspetto quattrocentesco con una
grande quantità di opere antiche. In evidenza cimeli, armi e dipinti tra cui un ritratto di Pio II,
opera di Ventura Salinbeni.
Tornando nella piazza, di fronte al palazzo, il “pozzo dei cani”, anch’esso disegnato dal
Rossellino. Sul lato opposto, il Palazzo Vescovile, che completa perfettamente l’armonico
insieme. E’ sede del Museo Diocesano, ricco opere d’arte: notevoli una Madonna con il
Bambino di Pietro Lorenzetti, e il famoso “Piviale di Pio II”, ricamo artistico inglese. L’altro
elemento, che rende Pienza straordinaria, è il paesaggio che la circonda. E’ possibile ammirarlo
ad ogni ora del giorno, come si sfogliasse un album di pregevoli fotografie. La Val d’Orcia, è un
connubio tra natura ed ingegnosa elaborazione umana dei terreni: vigneti e colture varie, in
simbiosi con colline sinuose, hanno il potere di affascinare gli stranieri ed anche gli italiani se
visti da un sito artistico così pregevole. La fusione tra arte e natura sfiora, in questo luogo, l’idea
della perfezione estetica.