Prosegue con successo, sino al 10 aprile 2023, la grande mostra “ARTE LIBERATA 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra” alle Scuderie del Quirinale di Roma curata da Luigi Gallo e Raffaella Morselli e organizzata dalle stesse Scuderie in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche, l’ICCD – Istituto Centrale per il catalogo e la Documentazione e l’Archivio Luce – Cinecittà.

A curare l’illuminazione delle opere è Francesco Murano, oggi tra i più richiesti progettisti italiani della luce al servizio dell’arte: “Una mostra spettacolare, con oltre cento capolavori da esaltare, presenti  ognuno con uno specifico carattere e in grado di reagire diversamente alla luce – dichiara Francesco Murano -; dipinti ad olio su tavola che si comportano come specchi neri e altri così luminosi come la Madonna di Senigallia da risultare abbaglianti se troppo illuminati; o sculture come il Discobolo che vivono di un’osservazione dinamica per cui la luce che ne investe il movimento deve tener conto del variare anche del punto di vista dell’osservatore. Il risultato è stato un progetto illuminotecnico ricchissimo di luci, ognuna pensata per ciascuna opera, anche se poi l’effetto finale, godibile attraversando le sale, è quello di una illuminazione soffusa, che permette allo spettatore di elaborare la mostra come percorso unitario di lettura storica e artistica”.

In mostra molte riproduzioni fotografiche ed estratti di filmati d’epoca, posti su un fondo in multistrato di legno di pioppo naturale, che evoca il materiale con il quale erano realizzati gli imballaggi impiegati per il trasporto delle opere durante le razzie. Francesco Murano sottolinea le difficoltà dell’allestimento: “Se da una parte si è immersi tra capolavori assoluti, dall’altra si è circondati dalle foto di personaggi e dalle testimonianze dei loro crimini che non devono scomparire nel buio, anche se lo si vorrebbe. L’allestimento, evocativo della vicenda, grazie a sistemi modulari ispirati ai pallet usati per gli imballaggi delle opere, ha richiesto una precisa scelta: illuminare anche le pannellature con una luce adeguata che esaltasse l’intera sofisticata scenografia e rendesse evidenti i richiami all’epoca voluti dai curatori. La collaborazione con loro e con l’equipe delle Scuderie ha dato vita a un’esposizione che, nel confronto tra la bellezza delle opere, il sacrificio di chi le ha salvate e la protervia di chi si è reso responsabile dei saccheggi e delle distruzioni è di per sé stessa un inno alla pace e all’arte come riscatto dell’umanità”.

La mostra, voluta da Mario De Simoni, Presidente e Ad di Ales – Scuderie del Quirinale e Matteo Lafranconi, Direttore Scuderie del Quirinale, e progettata dagli architetti delle Scuderie del Quirinale, Francesca Ercole, Responsabile, Gianluca Bilotta e Alessia Provinciali, offre una selezione di oltre cento capolavori salvati durante la Seconda Guerra Mondiale e un ampio panorama documentario dell’epoca.

Le opere sono riunite grazie alla collaborazione di quaranta Musei e Istituti e sviluppano un racconto avvincente ed emozionante di un momento storico drammatico per l’Italia e allo stesso tempo formativo di una nuova coscienza civile e morale fondamentale per il nostro Paese.

Un’occasione unica per ammirare, per la prima volta riunite nello stesso luogo, opere di altissimo valore artistico fortunatamente sopravvissute: dal Discobolo Lancellotti alla Danae di Tiziano Vecellio a Santa Palazia di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, dai celebri ritratti di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez e di Enrico VIII di Hans Holbein il Giovane fino a numerosi capolavori custoditi nella Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, quali Crocefissione di Luca Signorelli, l’Immacolata Concezione di Federico Barocci e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca

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Fotografie di Alberto Novelli

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