Scritto, diretto e interpretato da Maurizio Micheli, insieme ad Elisabetta Mandalari, una divertente e spesso esilarante storia che ci rappresenta le debolezze e le convinzioni dell’uomo medio italiano di essere sempre lupo e latin lover, al dispetto di qualsiasi situazione, del tempo e dell’età.

Un incontro causale tra Vito, attore di poco successo ed una giovane ragazza dell’Est che si interessa di moda e si trova in una provincia lombarda per lavoro.

Luglio 2006. l’Italia vince i Campionati del Mondo di calcio ma loro dopo aver parlato di molte cose, finiscono nella camera di albergo dove lei alloggia per bere un bicchiere di vino e continuare la conversazione.

Ma la ragazza vuole soltanto approfondire la simpatica amicizia mentre lui non ha altre mire se non quella di sedurla.

Comincia una battaglia per raggiungere lo scopo con tentativi verbali affabulatori e goffamente fattuali che si trascina con delle gag da commedia molto simpatiche, corroborate dalla terza presenza telefonica di Misha, il fidanzato della ragazza rimasto in patria mentre lei è in Italia.

Tra le risate e il divertimento del pubblico, che ha apprezzato, il presunto lupo Vito, farà la fine di un agnello con sorpresa finale.

Sempre bravo e preciso nei tempi delle battute Maurizio Micheli, che ci ha abituato ai suoi ironici personaggi. Una piacevole scoperta Elisabetta Mandalari che entra in simbiosi con il non facile personaggio della ragazza dell’Est, recitando in lingua italiana da straniera con accento incredibilmente reale ed in modo impeccabile, creando una incredibile simbiosi di coppia con Vito sul palco.

Applausi divertiti della copiosa presenza di pubblico, per la fine di una stagione teatrale di un piccolo/grande teatro che propone sempre cartelloni interessanti, augurandosi una nuova stagione con sempre progetti più importanti.

A cura di Emilio Capoano

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