LE LACRIME DELLA DUSE
Il patrimonio immateriale dell’attore
Progetto a cura della Compagnia Mauri Sturno

finanziato dal MIC

con il supporto dell’Università di Roma La Sapienza

consulenza culturale del CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro necessario –

Residenze didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma,

diretto dal Prof. Guido di Palma.
On line il bando per partecipare

Un progetto ricco e ambizioso, carico di un patrimonio artistico ed emotivo che vuole essere
un tentativo di recuperare l’antica cultura artigiana del teatro. Si tratta di Le lacrime della
Duse. Il patrimonio immateriale dell’attore: non un semplice progetto formativo, ma come
avveniva una volta nelle più vitali esperienze del teatro di tradizione e di ricerca del
Novecento, Le lacrime della Duse punta a preservare e valorizzare il patrimonio immateriale
dei saperi teatrali.
Il progetto, curato dalla Compagnia Mauri Sturno, è finanziato dal MIC ed ha coinvolto
l’Università di Roma La Sapienza che fornisce il supporto logistico e una consulenza
culturale attraverso il CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro necessario –
Residenze didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma, diretto dal Prof.
Guido di Palma.
Come nasce l’idea? Nel 1954 durante una tournée in Sud America Memo Benassi, allievo
devoto della Duse che con lei interpretava Oswald negli Spettri di Ibsen, si accorse che il
giovane Glauco Mauri, neo diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, lo spiava
dalle quinte. Qualche giorno dopo lo chiamò in camerino. Il vecchio attore che a 63 anni
aveva appena interpretato Osvald disse al giovane attore: “Vorrei che tu tenessi questa
giacca con cui recitavo Osvald. Ora non posso più indossarla, mi viene stretta”. Il giovane
attore, stupito, ringrazia commosso ma sull’uscio della porta viene fermato. Benassi si alza e
dice: “Tienila da conto. Vedi questa spalla? Qui la Duse versava le sue lacrime”. Era un gesto
antico legato alla tradizione. Era il riconoscimento che l’invisibile artigianato del vecchio
attore aveva trovato un erede. Oggi la giacca è stata donata da Glauco Mauri a Roberto
Sturno. In omaggio a questa antica pratica pedagogica il progetto si intitola Le lacrime della
Duse.
“Ho ricevuto la giacca di Osvald dalle mani di un grande allievo della Duse Memo Benassi –
racconta Glauco Mauri – È uno dei ricordi più commoventi del mio apprendistato. A mia
volta l’ho data a Roberto Sturno e vorrei che questa trasmissione dei saperi immateriali
dell’attore non si interrompa ma continui nel calore dei rapporti umani di cui questo

con il contributo di
meraviglioso mestiere non può fare a meno. Il Teatro, come tutte le arti, contribuisce –
diceva Brecht – all’arte più grande di tutte: quella di vivere”.
L’arte dell’attore è un sapere che si acquisisce per contatto. L’apprendista nella tradizione
spiava in quinta gli attori esperti, sera dopo sera, cercando di rubare il mestiere. Questa
pedagogia non esiste più, ma sarebbe necessario ritrovarla. Oggi uno spettacolo si produce
in una ventina di giorni e in queste condizioni non c’è tempo per sperimentare o
accompagnare i processi creativi degli attori ma solo per replicare ciò che già si sa. Inoltre,
l’attuale sistema del teatro italiano impedisce la circuitazione degli spettacoli che si
esauriscono in una manciata di rappresentazioni. Così viene meno l’addestramento che
replica dopo replica perfezionava gli spettacoli e arricchiva di esperienza.
Per questo la Compagnia Mauri Sturno si fa promotrice di un’azione di recupero e
valorizzazione delle memorie, della trasmissione dei saperi immateriali legati al lavoro
dell’attore. Mejerchol’d sognava un luogo dove fosse possibile per gli attori creare dei
frammenti di scene per studiare in un luogo protetto, svincolato dalle urgenze produttive,
forme sceniche e soluzioni interpretative. L’Università può offrire questa opportunità.
“La cultura teatrale non può essere affidata solo alla scrittura e tantomeno ai video –
afferma il Prof. Guido Di Palma – essa vive principalmente nella presenza e nelle relazioni
delle persone che la agiscono.  Per questo le residenze didattiche universitarie sono pensate
come un luogo di scambio. Passato e presente s’incrociano in uno spazio protetto affinché i
saperi teatrali non vengano dimenticati e possano essere rivivificati nell’incontro tra
generazioni. Per questo, nel quadro della Terza Missione universitaria la Sapienza sostiene il
progetto Le lacrime della Duse”.
Il progetto è articolato in due fasi:

  • formazione teatrale e drammaturgica per giovani attori under 35 condotta dalla Compagnia
    Mauri Sturno
  • un ciclo di incontri dal titolo Artigiani di una tradizione vivente con grandi attori e attrici
    della tradizione teatrale del Novecento condotti da Guido Di Palma.
    (il calendario degli incontri e gli ospiti verrà fornito a breve)
    Un bando di respiro nazionale seleziona dunque un numero di attori e attrici per un
    massimo di 15 persone che sono invitate a lavorare sulla base di una serie di scene teatrali
    scelte in funzione dei partecipanti in modo da consentire un lavoro approfondito sulla
    costruzione dei personaggi. Nell’arco degli otto mesi in cui si terranno gli incontri, Glauco
    Mauri e Roberto Sturno si relazioneranno con gli allievi attraverso una didattica
    esperienziale dove docenti e discenti cercheranno insieme le soluzioni più appropriate a
    ciascuna situazione scenica. Nel corso del progetto che si articolerà da giugno a dicembre,
    sono previsti anche incontri tenuti da grandi attori della scena teatrale italiana che saranno
    presto annunciati. Scopo degli incontri è come sempre tramandare l’arte dell’attore stando
    a loro stretto contatto.

con il contributo di
I materiali per partecipare al bando, dovranno pervenire a mezzo mail all’indirizzo
bando@lacrimedelladuse.it entro e non oltre le ore 12.00 del 24 maggio 2023.
I partecipanti saranno selezionati su insindacabile giudizio di un’apposita commissione
presieduta dalla Compagnia Mauri Sturno. Dopo una prima selezione sulla base del
materiale inviato, gli interessati saranno convocati a mezzo posta elettronica per un
colloquio con dimostrazione di lavoro. La frequenza alle attività è obbligatoria e a titolo
gratuito. Le attività si svolgeranno presso il Nuovo Teatro Ateneo. Ai partecipanti verrà
rilasciato un attestato di partecipazione.
Il bando, in italiano, inglese e francese è scaricabile al seguente link:
https://www.lacrimedelladuse.it/

Ufficio Stampa Progetto “Le lacrime della Duse”
Agenzia Maya Amenduni comunicazione

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