Depositi (Ri)scoperti… a Nemi
Dall’ombra dei depositi alla luce del lago
16 aprile 2023 ore 11.00
Stephane Verger
Direttore Museo Nazionale Romano
Stefano Petrocchi
Direttore Direzione Regionale Musei Lazio
Daniela De Angelis
Direttrice del Museo delle Navi romane di Nemi

Il progetto “Depositi (ri)scoperti…a Nemi” nasce da una importante collaborazione tra il Museo Nazionale
Romano e la Direzione Regionale Museale Lazio, che consentirà di ridare voce ai tanti reperti solitamente
conservati nei depositi attraverso un ciclo di brevi ma inedite esposizioni.
Un vero e proprio “museo nel museo” quello racchiuso negli oltre trenta locali che costituiscono oggi i
magazzini del Museo Nazionale Romano e che custodiscono un ricchissimo patrimonio, inaspettato per
quantità e qualità storico-artistica: sculture, mosaici, affreschi, reperti in terracotta, marmo e bronzi,
rinvenuti dall’istituzione di Roma Capitale fino a oggi.
Una tappa dall’importanza eccezionale quella che vede come protagonista il Museo delle Navi Romane di
Nemi: circondata da un suggestivo scenario paesaggistico, torna a essere esposta una serie di opere dopo
decenni di oblio: sarcofagi, altari, rilievi, sculture e iscrizioni, testimonianze della vivida e varia produzione
scultorea del periodo compreso tra il I e il IV secolo d.C.
Il percorso espositivo, idealmente disposto lungo la via Virbia che conduce al Santuario di Diana
Nemorense, si apre e si chiude con due opere legate al culto e alla mitologia della dea: una statua di
Artemide/ Diana raffigurata come cacciatrice e un mosaico con una scena del mito di Apollo, fratello
gemello di Artemide, e Dafne, naiade cacciatrice votata a Diana.

Il Museo delle Navi Romane di Nemi
Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all’imperatore
Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in
Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20
e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Riaperto nel 1953, il Museo venne
nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988.
Nel nuovo allestimento, l’ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la
ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune
attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma
su cuscinetti a sfera).
Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell’aposticcio di
poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine.
L’ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con
particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S.
Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi,
oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli.
All’interno di quest’ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus
Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.

Scheda informativa
Museo delle Navi Romane, Nemi (RM)
Via Diana, 13-15
00040 Nemi (Rm)
tel: +39 06 9398040
Orari
Da martedì a venerdì dalle ore 9:00 alle 19:00
La biglietteria chiude alle ore 18:00
Biglietti
intero € 5,00 | ridotto € 2,00
Sito web
https://direzioneregionalemuseilazio.cultura.gov.it/luoghi/museo-delle-navi-romane/
Facebook: museodellenaviromanedinemi
Instagram: museodellenaviromane
Informazioni
drm-laz.munemi@cultura.gov.it
daniela.deangelis@cultura.gov.it

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