‘Archetipi’ di Umberto Leonetti in mostra a Prosperity
L’esposizione sarà visitabile a Napoli dal 18 al 30 giugno

Domenica 18 giugno, ore 18:00, presso Prosperity – Associazione di promozione sociale, nata contro lo
sfruttamento del lavoro minorile in Oriente, sita a Napoli, in via Santa Lucia, 110, si terrà il vernissage della
mostra ‘Archetipi’ di Umberto Leonetti.
L’esposizione sarà visitabile fino al 30 giugno, il sabato e domenica, solo su prenotazione, dalle ore 15:30
alle ore 19:00.
Il 21 giugno, ore 19:00, Dialoghi tra l’Arch. Francesco Giaccio, il Dott. Ivon Barile e l’artista.
Il 28 giugno, ore 19:00, Dialoghi tra l’Avv. Per Giacinto Di Fiore e l’artista.

Brochure Prosperity
Biografia Umberto Leonetti
Umberto Leonetti nasce a Napoli il 15 gennaio del 1951. Le sue prime personali risalgono alla fine degli anni
60 e risentono dell’influenza dei suoi maestri Waschimps e Cajati. Le prime opere sono essenzialmente
ispirate al tema degli Angeli.
Le grandi tele prodotte negli anni 70, ‘Forze spirituali attive nel mondo della natura’, ‘Il mio giardino’,
risultano esposte per la prima volta nel maggio del ’79 in una mostra personale allestita nella Galleria d’Arte
‘Forum Artis’ di Copenaghen e, successivamente, nella Galleria d’Arte Moderna ‘De Profundis’ di Hermand
Livgård in Nyborg Danimarca.
Con ‘Androgino’, 1974, e ‘Ciclo Vitale’, 1975, manifesta i suoi interessi verso la ricostruzione dell’essere
interiore e avvia gli studi sui processi integrativi dell’uomo, androgino platonico.
Nel 1975 si organizza la prima grande rassegna, alla Galleria d’Arte Moderna Schettini, con circa un
centinaio delle sue opere più grandi, tra cui un olio su tela dal titolo ‘Per una ricerca attiva di noi stessi’
pubblicata sulla rivista ‘Uomini e idee’, Edizione Schettini, aprile 1975. Avverte la necessità di liberarsi dagli
ostacoli materiali limitanti e muove i primi passi nella ricerca dell’Io incontaminato.
Con Rinaldo Reale stabilisce un rapporto di profondo affetto fraterno determinato dagli stessi interessi
culturali e dalle ricerche sull’alchimia. Intanto, si organizzano altre sue mostre personali a Roma, a Firenze, a
Verona, a Palermo.

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A Napoli la seconda più importante rassegna è allestita nella galleria d’arte ‘Mediterranea’ con significative
opere di ispirazione alchemica tra cui le Opera al Nero e Opera al Rosso. Nello sforzo di costruire una più
specifica individualità, l’aiuto più efficace gli viene dallo studio di Freud e Jung.
Nascono le opere di ‘La Fr+ di Myriam’, ‘Ibis’ e, agli inizi dell’85, entrato in una fase differente del suo
lavoro, utilizza il mezzo espressivo, olio, acrilico, inchiostro, in funzione dei contenuti. Diventa consapevole
della possibilità… che un linguaggio subliminale possa essere più direttamente recepito dalle coscienze, che,
altrimenti, sarebbero più o meno ostacolate dalle prossimità materialistiche dell’essere.
Parte della collezione degli acrilici tra cui Il Crepuscolo degli Dei e la Genesi, opere dal significato
specificamente alchemico, sono esposte nell’anno successivo nella galleria Carolina Monti di Ischia.
Negli anni seguenti dipinge ‘Studio sull’Albero della Vita’, ‘Viaggio dal Centro della Terra all’Ibis’, vari studi
sulle Trasformazioni e opere con tecniche diverse come ‘La Coniuctio’ ed una seconda ‘Opera al Nero o
Sdoppiamento’.
Successivamente, il suo interesse sembra polarizzarsi nella produzione grafica. Si può, però, stabilire che,
con la fine dell’anno ’85 ed il progressivo esaurirsi della serie degli acrilici, delinea un nuovo modo di
intendere, concepire e realizzare l’arte: l’arte sub-liminale, appunto, tendente ad imprimere sinteticamente
sulle anime, ed in modo più diretto, una maggiore coscienza dell’Assoluto.
Recentemente, dopo aver elaborato strumenti linguistici, da lui definiti archetipi, vedi ‘L’alchimia nelle opere
di Umberto Leonetti’, Edizione Mazzotta, Milano, 1996, recupera le esperienze del suo passato producendo
icone fotografiche di opere precedentemente elaborate. Prosegue un percorso introspettivo volto a rivisitare,
nella valutazione delle dinamiche che hanno contribuito ad affermare i suoi valori culturali, il proprio
vissuto.


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