A cura di Ilaria Solazzo
NeRoma, il Festival del Giallo 2025: Un Successo di Partecipazione e Cultura Letteraria a Roma
Si è concluso con grande successo il NeRoma, che ha animato Roma dal 17 al 19 ottobre 2025, trasformando la centralissima libreria Libraccio di Via Nazionale 254 in un punto d’incontro irrinunciabile per gli appassionati di letteratura noir, thriller e gialla. L’evento ha raccolto un pubblico appassionato e curioso, pronto a esplorare le trame più oscure della narrativa, ascoltare i racconti di autori di fama internazionale e scoprire nuove voci emergenti nel panorama letterario del genere.
Un’Edizione Ricca di Appuntamenti
Il festival, giunto alla sua ottava edizione, ha offerto un programma denso di eventi, incontri e premiazioni. I tre giorni di manifestazione sono stati un susseguirsi di presentazioni di libri, dibattiti tematici e riflessioni su aspetti e tematiche che caratterizzano questo tipo di narrativa, sempre più leader nei gusti del pubblico e, spesso, anche della critica. Numerosi scrittori, critici e lettori si sono incontrati in un’atmosfera vivace e cordiale, arricchita da momenti di confronto e dialogo sulla letteratura di genere, e che ha attirato non solo appassionati ma anche semplici appassionati desiderosi di scoprire le ultime novità.
Il 17 ottobre, la giornata di apertura, ha visto l’intervento di parecchi scrittori affermati, tra cui la coppia Flumeri e Giacometti, Massimiliano Nuzzolo e Paolo Di Orazio, il cui contributo alla narrativa crime è stato ampiamente apprezzato dal pubblico presente. Un momento clou della giornata è stato la premiazione del Concorso “True crime”, che ha celebrato i migliori lavori di questo sottogenere dal successo sempre più grande: vincitrice è risultata Claudia Proietti con “Straordinaria”, che verrà pubblicata a puntate su “Giallo il settimanale” di Cairo Editore.
Sabato 18 ottobre è stata una giornata particolarmente intensa: la mattina ha visto appuntamenti come la presentazione dell’antologia “Tarocchi e delitti”, nuovo prodotto della fucina Delos Digital, e l’intervento di due autrici ormai ben lanciate come Marika Campeti e Claudia Cocuzza. Al pomeriggio sono stati presenti il medico-scrittore Dante Piccioni, ispiratore del medical drama “Doc-Nelle tue mani” (protagonista Luca Argentero); l’emergente William Bavone, uscito con “Scacco al re” per Newton Compton; Elisa Bertini, il cui “Linfa nera” (SEM) è tra le rivelazioni crime dell’anno; Paola Barbato, che sta per pubblicare “Cuore capovolto” per Neri Pozza; e alcuni autori della collana “Segretissimo”, arzilla più che mai nei giorni del suo sessantacinquesimo compleanno. In conclusione di giornata, la Premiazione del Concorso per “Romanzi editi” ha visto prevalere François Morlupi con il suo “Segnale assente” (uscito per Salani).
Ogni appuntamento ha offerto discussioni approfondite sul genere, offrendo la testimonianza in prima persona di autrici e autori, che hanno fatto il punto sulla propria ispirazione e sull’evoluzione del genere negli ultimi anni.
La giornata finale, domenica 19 ottobre, ha visto l’intervento di big quali Jacopo De Michelis e lo stesso Morlupi, ma anche di un giornalista tra i massimi esperti di cronaca nera in Italia come Massimo Lugli e degli autori del podcast ispirato da “A sangue freddo” di Truman Capote, firmato da Daniele Zaccone, Maria Elisa Aloisi e Giorgio Stefano Manzi. Sono intervenuti pure Alejandro Martín Perera, in rappresentanza di Tenerife Noir – altro evento similare al NeRoma di casa nell’isola delle Canarie –, e della giallista spagnola María Oruña.
In conclusione si sono premiati i “Racconti inediti”, dove ha vinto nuovamente Claudia Proietti (il cui “Due semi di sale” sarà pubblicato la prossima estate in appendice a “Il Giallo Mondadori”); e i “Romanzi inediti”, tra i quali ha prevalso il Collettivo 91 con “Arcipelago Von Geldburg”: ma la pubblicazione nella collana “Giallo” di Libraccio Editore è stata estesa anche agli altri piazzati (a conferma di un’elevata qualità).
Il Ruolo Fondamentale dei Moderatori
Un aspetto fondamentale che ha contribuito al successo del festival è stato l’apporto partecipativo di tutti: sotto la guida sapiente degli organizzatori Fabio Mundadori, Chiara De Magistris e Simona Teodori, autori e moderatori si sono talvolta anche scambiati i ruoli, ma non certo per reciproci favoritismi quanto per offrire una visione da più prospettive possibili del fenomeno crime. Sono poi intervenuti anche operatori della comunicazione, tra cui Alberto Raffaelli della community social Segnalazioni Letterarie https://www.facebook.com/groups/segnalazioniletterarie/?ref=bookmarks
che tra i suoi 42.000 membri conta molti scrittori e lettori di crime.
Grazie alla propria esperienza e al loro acume critico, i moderatori sono riusciti a creare un rapporto dialettico proficuo con gli autori, stimolando conversazioni che hanno coinvolto il pubblico e creato un ambiente fertile per il confronto intellettuale. Gli spettatori hanno potuto cogliere la completezza e professionalità agli incontri, che hanno reso l’insieme delle discussioni un punto della situazione imprescindibile sul genere in Italia.
Un Riconoscimento alla Letteratura Crime
Il NeRoma non è stato dunque solo un’occasione di celebrazione per gli scrittori di oggi, ma anche un momento di riflessione sul futuro della narrativa di questo genere, sempre più al centro dell’attenzione del pubblico e del dibattito intellettuale, grazie alla sua capacità di porsi come lente privilegiata per la raffigurazione della società d’oggi e al suo sapersi rinnovare coinvolgendo lettori di tutte le età (ci sono ormai sempre più collane dedicate pure ai più giovani): al giallo classico, al noir e al thriller si affiancano sempre più tendenze come il true crime, il cosy crime, il thriller psicologico eccetera.
Altra caratteristica del Festival è stata quella di affiancare, dandogli pressoché il medesimo rilievo, nomi affermati e realtà storiche, all’insegna di una passione comune che sente crescere la consapevolezza di attrarre l’attenzione del mondo editoriale innescando i meccanismi produttivi ad esso collegati.
Un Supporto Strategico e una Collaborazione Vincente
Il Neroma n. 8 non sarebbe stato possibile senza il supporto fondamentale di TarotLuna.com, Libraccio Editore e una rete di media partner – quali Kipling, Giallo Miele e Urban Book Club – che hanno contribuito a garantire la diffusione dell’evento e il coinvolgimento sia di esperti e professionisti del settore, sia di un pubblico variegato, pronto a rilanciare sui social l’eco di questi giorni romani.
Roma dal canto suo, ancora una volta, si è dimostrata una città capace di ospitare eventi culturali di altissimo livello, e il NeRoma n. 9 si prepara già a tornare l’anno prossimo, più grande e più ricco di novità.

Intervista a Alberto Raffaelli di Segnalazioni Letterarie, tra i moderatori del NeRoma 2025. Con lui – la cui community è in stretto con Fabio Mundadori e gli altri organizzatori, nonché con tanti degli autori intervenuti –, tracciamo un bilancio.
Buongiorno, Alberto, e grazie per aver accettato questa intervista. Il NeRoma di quest’anno ha riscosso un grande successo. Come ha trovato questa edizione, rispetto alle precedenti?
Buongiorno a lei e grazie a voi per l’opportunità. Quest’ottava edizione del NeRoma mi è sembrata particolarmente dinamica e ricca di spunti interessanti. L’afflusso del pubblico è stato notevole, e c’è stata una forte partecipazione sia da parte degli autori che dei lettori. Rispetto alle edizioni passate ho notato un’ulteriore maggiore varietà nei temi trattati, con un’inclinazione verso le nuove tendenze del genere come il noir psicologico o il true crime: ciò dimostra un’evoluzione positiva e un grande interesse per la narrativa di qualità, tanto che almeno a tratti l’etichetta di “letteratura di genere” per il crime comincia ad apparire strettina…
Lei ha moderato due incontri durante il festival. Qual è stato, secondo lei, il momento più significativo di questa edizione 2025?
Ogni momento ha avuto il suo valore e il suo rilievo. Vedere autori ricevere il giusto riconoscimento, parlare a proprio agio con una platea interessata e discutere piacevolmente con colleghi e addetti ai lavori è sempre emozionante. È bello essere testimoni non solo di scambi di parole e notizie, ma di una sorta di osmosi tra generazioni e nomi dal diverso spessore quantitativo (mi riferisco alle vendite): tutto ciò è un segno che il genere continua a crescere, ad evolversi e ad appassionare i lettori.
Il suo Segnalazioni Letterarie è un punto di riferimento (anche) per gli amanti del crime. Che importanza attribuisce a manifestazioni come il NeRoma per la promozione della letteratura di genere?
Ce ne sono ormai diversi di eventi simili in giro per l’Italia, e in ogni stagione. Sono fondamentali, perché da una parte permettono a scrittori affermati e nuovi autori di risaltare ancora di più o proprio di farsi conoscere, e dall’altra offrono ai lettori la possibilità di entrare in contatto diretto con chi scrive. Occasioni come il NeRoma rappresentano un’opportunità unica per la promozione di un genere che merita di essere esplorato in tutte le sue sfaccettature, sono eventi che stimolano la curiosità e favoriscono la crescita del pubblico.
Come moderatore, quali sfide ha dovuto affrontare nel guidare le discussioni con gli scrittori, e quale approccio ha adottato per coinvolgere il pubblico?
Il compito principale direi che è sempre quello di mantenere l’equilibrio tra l’autore e il pubblico. Ogni incontro deve essere stimolante, e la mia priorità è di far emergere il lato più interessante delle personalità e delle opere presentate, senza mai dimenticare che esse devono coinvolgere i presenti, soddisfando la loro curiosità e magari invogliandoli all’acquisto. Cerco sempre di rendere le discussioni dinamiche, ponendo domande che spingano gli scrittori a riflettere sui temi che trattano e sui loro processi creativi, magari aggiungendo qualche aneddoto (è stato, per quanto mi riguarda, specialmente il caso di Morlupi). L’approccio che adotto è quello di alimentare il dialogo e la curiosità, cercando di far percepire l’autore non come un privilegiato irraggiungibile e magari anche fortunato, ma come un interlocutore pronto a condividere esperienze e intuizioni.
In chiusura, quali sono, secondo lei, le prospettive future per il crime in Italia? Cosa possiamo aspettarci nei prossimi anni?
Questa domanda la pongo spesso agli ospiti delle live di Segnalazioni Letterarie, perché mi sembra una questione rilevante anche per la stessa situazione letteraria ed editoriale italiana intesa nel suo complesso, non limitata al singolo genere. Il crime in Italia ha un futuro luminoso: vedo una continua evoluzione nelle tematiche e nei formati narrativi, con autori che spaziano dall’impianto più tradizionale alla contaminazione con tematiche psicologiche, fino a toccare territori più sperimentali. L’interesse per il giallo, il noir e il thriller è in crescita, e credo che nei prossimi anni vedremo sempre più opere che s’intrecceranno ad altre tipologie di scrittura, accrescendo anche il coinvolgimento dei lettori più giovani. La partecipazione crescente a eventi come il NeRoma dimostra che c’è una comunità di lettori e scrittori che vuole approfondire e spingersi oltre. In futuro, quindi, mi aspetto una sempre maggiore diversificazione e una spinta verso l’innovazione narrativa, pur mantenendo nello stesso tempo una fedeltà alla tradizione che fa ormai pienamente parte del nostro patrimonio culturale e quindi della “coscienza” di chi legge.
La ringrazio molto per il suo tempo e per le sue preziose risposte. È stato un piacere parlare con lei.
Grazie a voi per l’interessante conversazione. Anch’io sono stato contento di essere qui e partecipare a questo importante festival.


Calato il sipario su questa bellissima manifestazione, il nostro saluto è rivolto a tutti coloro che hanno partecipato, dagli organizzatori agli autori, dai lettori curiosi ai moderatori che, con la loro esperienza, hanno reso ogni discussione unica e affascinante. E’ importante sottolineare però che in quest’epoca di profonde innovazioni tecnologiche e nella comunicazione, gli eventi – e ciò vale per quelli culturali ma pure di ogni altro tipo – non terminano con la loro chiusura fisica, ma hanno la possibilità di essere massicciamente diffusi sul web e tramite i social nei giorni e nei momenti successivi.
Anche per questo motivo l’appuntamento con il crime a Roma non finisce qui, e in attesa della nona edizione siamo certi che i prossimi mesi potranno regalare, a chi c’era ma pure a chi non è potuto intervenire in presenza, emozioni, nuovi misteri da scoprire e brividi.
Arrivederci perciò al NeRoma 2026, e nel frattempo godiamoci pure le condivisioni che possiamo trovare in rete!