a cura di Emilio Capoano redazione

Continua la storia di Costanza, trasferitasi al nord dalla Sicilia dopo la laurea in medicina e dove  Marco, padre della figlia Flora, continua a scaldargli il cuore nonostante la sua continua ambiguità.

Proprio pensando di stare più vicino a lui, accetta un lavoro dai suoi colleghi dal lauto compenso, oltretutto a lei necessario stante la sua posizione di lavoratrice precaria a Venezia come anatomopatologa, fecendo la spola da Verona. Si tratta di scoperchiare delle tombe di una importante famiglia veneziana, per scoprire la verità su maliziose dicerie che da secoli offuscano il casato degli Almazàn.

Con il solito coraggio e determinazione, affronterà questa nuova sfida che si illuminerà di alcune tinte noir, trascinando il lettore ad avere sempre più voglia di arrivare al termine del romanzo e scoprire insieme a lei il mistero e il suo ennesimo percorso del suo cuore.

Con la nuova avventura di Costanza Macallè, Alessandra Gazzola si conferma con la sua scrittura scorrevole e la solita abilità nel saper caratterizzare i personaggi, trattando una trama giallo-rosa in quel modo ironico e leggero ma mai banale, che rendono interessante e coinvolgenti i suoi libri.

Come nei due precedenti libri di questa piccola “saga”, il tutto viene sempre intriso da riferimenti ad episodi e momenti storici che in questo caso ci portano nella Venezia del ‘600, con raggiri e metodi particolari di avvelenamento che portano a morti misteriose ma, per i seguaci di Costanza sarà per l’ultima volta, chiudendosi la serie con questo romanzo e i suoi colpi di scena simpatici e illuminanti.

Una ennesima piacevole uscita editoriale per chi ama l’autrice e i suoi libri e tutti coloro che amano leggere anche qualcosa di non troppo ermetico ma neanche troppo banale.

A cura di Emilio Capoano (IG @emicapo)

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