Questo volume nasce come miscellanea di studi sul mondo antico proposti in occasione della terza
edizione del Premio/Festival di poesia Paesaggio Interiore (2023), che comprende una sezione
dedicata ai saggi brevi sulla letteratura greco-romana. L’opera consiste pertanto in una raccolta
antologica di saggi brevi che spaziano dalla poesia alla storia, dalla filologia all’epigrafia, senza
trascurare gli aspetti filosofico-religiosi e antropologici e le attualizzazioni e i riusi della classicità (da
Dante a Leopardi).
Il titolo, L’antro di Proteo, si lega al mito dell’antico dio del mare, narrato nell’Odissea: Proteo
conosceva ogni verità passata, presente e futura, ma concedeva oracoli solo se costretto; era
necessario coglierlo di sorpresa mentre riposava negli antri delle grotte nelle calde ore del
pomeriggio, e legarlo solidamente, resistendo ai suoi tentativi di fuga, nei quali assumeva le forme
svariate: di leone, di serpente, di acqua, fuoco, pianta. Una volta riconosciuta l’impossibilità di
liberarsi, Proteo acconsentiva a rivelare a chi lo interrogava la volontà degli dèi e del fato. Allo stesso
modo, quest’opera si presenta multiforme e poliedrica; ma ogni sua parte costituisce uno spiraglio,
una scintilla in grado di portare alla luce inesausti mondi, nel tempo e al di fuori del tempo. Le
culture classiche possono svelare segreti profondi a chi sa dedicarvisi con pazienza, tenacia e mente
aperta, disposizione a restare in ascolto. L’auspicio è che, nell’eterogeneità dei contributi, il lettore
colga spunti, suggestioni, connessioni in grado di generare approfondimenti e aprire nuovi orizzonti e
ponti con l’oggi.
