in occasione degli Stati Generali dell’Educazione e della Prevenzione promossi dall’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio Giovanile, verrà presentato Blue Box, il nuovo progetto promosso da Dedem S.p.A. insieme all’ONBD.
Le storiche cabine fototessera Dedem diventano presìdi sociali contro bullismo e cyberbullismo: spazi sicuri e riservati dove i ragazzi potranno, con un solo gesto, mettersi in contatto gratuito con operatori formati, pronti ad ascoltarli e indirizzarli verso un aiuto concreto.
Come ha spiegato Alberto Rizzi, CEO di Dedem, «La cabina fototessera, da oltre sessant’anni elemento familiare della nostra geografia urbana, si trasforma ancora una volta in un presidio sociale. Dopo la Pink Box contro la violenza di genere, con la Blue Box vogliamo offrire un contributo concreto alla lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, mettendo a disposizione la nostra infrastruttura e le nostre competenze».
Il progetto, presentato oggi a Roma, prevede una prima fase pilota e il lancio operativo da gennaio 2026, con l’obiettivo di raggiungere 100 installazioni in scuole, centri sportivi e centri commerciali entro la fine dell’anno.
Stati Generali dell’Educazione e della Prevenzione – Edizione 2025
Bullismo e cyberbullismo: dati, impegni e protocolli
per un’alleanza educativa nazionale
Roma, 9 ottobre 2025 – Al Palazzo dell’Informazione (Adnkronos) si è svolta oggi
l’edizione 2025 degli Stati Generali dell’Educazione e della Prevenzione,
promossa dall’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio Giovanile: una
giornata di confronto tra istituzioni, scuola, terzo settore e mondo dello sport per
costruire risposte concrete alle emergenze educative che riguardano bambini e
adolescenti. Obiettivo: passare dalle denunce all’azione, consolidando una rete stabile
di prevenzione e intervento sul territorio.
Al centro dei lavori tre direttrici: dati, politiche pubbliche, alleanze educative.
I numeri del Rapporto – Sondaggio 2025
La nuova relazione-sondaggio presentata oggi fotografa un fenomeno diffuso e non
episodico:
Bullismo vissuto: oltre 1 studente su 3 (34%) dichiara di aver subito atti di
bullismo “da poche volte” a “ogni giorno”; oltre il 5% li subisce con frequenza
elevata.
Bullismo osservato: circa la metà degli studenti assiste ad episodi a scuola o nei
luoghi di vita; tra questi, quasi 1.700 riferiscono una frequenza medio-alta.
Cyberbullismo: quasi 1 studente su 3 (32%) riferisce di averlo subìto almeno una
volta; 3,3% lo subisce con frequenza elevata. La fascia più esposta è quella 12–15
anni.
Disagio e solitudine: il 54% degli studenti si sente solo almeno “a volte”;
il 18% “spesso/ogni giorno”, segnale di sofferenza emotiva che impatta su
benessere e rendimento.
I risultati convergono su una priorità: dalla gestione episodica a una strategia
continuativa di prevenzione in classe, peer education, formazione degli adulti
e alleanze scuola-famiglie-territorio.
Il contesto nazionale: trend e percezioni
Secondo gli ultimi dati della Direzione Centrale della Polizia Criminale (rapporto
maggio 2024), nel 2023 le segnalazioni di minori denunciati/arrestati calano
del 4,15% sul 2022, ma sul lungo periodo (2010-2022) si registra un +15,34%;
diminuiscono furti e percosse, crescono rapine (+7,69%) e violenze sessuali
(+8,25%). Istat evidenzia l’aumento tra il 2010 e il 2022 di oltre il 50% del tasso
annuale medio di autori di reato per i ragazzi tra i 14 e i 17 anni e un legame
stretto con povertà educativa. Dati che rafforzano l’urgenza di interventi
strutturali e politiche integrate.
Le firme: protocolli per passare ai fatti
Nel corso dell’evento sono stati firmati protocolli d’intesa con:
Città Metropolitana di Roma (Vicesindaco Pierluigi Sanna; delega al
Digitale Alessia Pierette);
Unione Nazionale Camere Minorili (Presidente Erminia Contini);
Gruppo DEDEM S.p.A. (Amministratore Delegato Alberto Rizzi). Questo
protocollo, siglato con l’azienda che produce e gestisce tutte le cabine fototessera
italiane, porterà alla nascita di Blue Box, un innovativo progetto che trasforma le
storiche cabine fototessera in punti di primo contatto contro bullismo e
cyberbullismo. A partire dal 2026, alcune cabine in scuole, centri sportivi, centri
commerciali e luoghi di aggregazione giovanile diventeranno spazi sicuri e discreti
dove i ragazzi potranno chiedere aiuto in modo semplice e anonimo, avviando un
collegamento diretto con operatori specializzati. Un presidio diffuso sul territorio
nazionale che unisce tecnologia e responsabilità sociale, con l’obiettivo di restituire
ascolto, protezione e fiducia ai più giovani.
Federazione Italiana Scherma (Presidente Luigi Mazzone).
Gli accordi puntano a prevenzione capillare, sport come presidio
educativo, educazione digitale e punti di primo ascolto.
La visione: perché gli Stati Generali
Gli Stati Generali nascono come luogo stabile di proposta: mettere al centro i
ragazzi, attivare reti territoriali, coinvolgere scuola, famiglie, sport e media e
rendere replicabili i progetti che funzionano (peer education, sportelli psicologici,
alfabetizzazione digitale, protocolli con federazioni e istituzioni).
Luca Massaccesi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio
Giovanile:
«I numeri che presentiamo oggi non sono statistiche: sono volti e storie. Se un
ragazzo su tre ha sperimentato il bullismo e quasi uno su due lo vede accadere,
significa che la prevenzione non può essere un progetto a tempo. Con i protocolli
firmati oggi e con l’alleanza tra scuole, famiglie, istituzioni e sport, passiamo dagli
annunci agli impegni misurabili: più educazione digitale, più peer education,
più punti di ascolto. Il nostro obiettivo è semplice e ambizioso: trasformare gli
spettatori in comunità educanti e restituire ai ragazzi sicurezza, fiducia e futuro».